Il plastic free è diventato, negli ultimi anni, uno stile di vita, un mood che sempre più persone scelgono e fanno proprio.

Questo anche grazie alle campagne di sensibilizzazione per ridurre l’impiego di questo materiale come quella che è ricorsa il 12 settembre scorso. Si tratta della Giornata Mondiale senza sacchetti di plastica, giunta al suo 11esimo appuntamento.

Plastic free: il punto

Una vita completamente senza plastica, ad oggi, appare pressocché impossibile, considerato che la stragrande maggioranza degli oggetti di utilizzo comune ne è composta. Pensate alla penna sulla vostra scrivania, al mouse del pc, alla cartelletta che contiene i documenti. E ancora, al flacone dello shampoo, agli involucri dei pranzi della mensa (specie in tempi di emergenza sanitaria dove i pasti devono essere tassativamente monoporzione) o agli accendini, solo per citarne alcuni. Per non parlare degli eventi: gadget, volantini patinati, servizi di catering.

Occorre però fare una specifica. Senza entrare troppo nel dettaglio, va ricordato che esistono diversi tipi di plastica, ognuno con qualità e costi diversi, con caratteristiche peculiari e che prevedono specifiche modalità di smaltimento. Molto di questo materiale viene riciclato, oppure può essere utilizzato più volte. Altro, invece, il più dannoso, è il conosciuto (e largamente impiegato) “usa e getta”.

Fatta questa premessa ci sorge spontanea una domanda: è possibile organizzare un evento plastic free? O per lo meno eco friendly?

Ridurre l’impiego della plastica is the (new) mood

Un evento plastic free è possibile. Una bella sfida, per certi versi considerata impossibile, ma crediamo che con impegno e determinazione si possa centrare l’obiettivo. Basta partire da questa massima: “per ogni oggetto di plastica esiste la sua versione sostenibile”.

Cosa significa? Be’, per esempio, parlando di gadget, si può puntare su qualcosa di riutilizzabile come delle chiavette Usb in legno o in cartone pressato che, oltre ad essere amiche dell’ambiente, sono anche originali. Oppure, al posto della classica bag in tessuto non tessuto, si può optare per delle “shopper green” in tessuto organico. Sono facilmente personalizzabili e, soprattutto, più resistenti e quindi utilizzabili più volte dai partecipanti.

Ma attenzione: evento plastic free significa che tutto dovrà avere questa caratteristica e quindi bisognerà prestare attenzione anche al tipo di imballaggio utilizzato dai fornitori, alla distanza che dovranno percorrere con i loro mezzi a motore, al packaging degli alimenti etc.

È proprio una bella sfida, ma noi di Open Mind Space ci crediamo e ci siamo attivati per perseguire questo obiettivo. E voi?

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