Il mercato degli eventi è stato fortemente colpito dalla pandemia, ma ha saputo reinventarsi. Certo, non è stato e non è tuttora facile: sebbene la creatività non manchi, molti fattori hanno comportato un immobilismo mai visto prima. Con le ultime riaperture, però, pare accendersi un barlume di speranza. Proprio per questo abbiamo pensato di tracciare un primo bilancio analizzando i cambiamenti cui abbiamo assistito nell’ultimo anno.

Il mercato degli eventi prima della pandemia

Fino a febbraio 2020 tutto procedeva a gonfie vele: il calendario annuale era già pronto, le manifestazioni fieristiche di maggior rilievo come il Vinitaly, il Cosmoprof o il Salone del Mobile sarebbero partite di lì a poco, molti nostri clienti avevano fissato convegni, seminari, eventi. Poi tutto si è fermato. Inizialmente si pensava slittasse tutto di qualche mese, mai ci si sarebbe immaginati il completo annullamento.

A quel punto l’unica soluzione possibile era organizzare qualcosa che consentisse di restare a casa, specie nel primo lockdown.

L’affermazione dell’evento digitale

E così, tra un una call, qualche e-mail, mille telefonate, gli operatori del mercato degli eventi si sono messi all’opera per ideare, promuovere e far conoscere gli eventi digitali. I primi apparsi sulla scena, spesso home made, erano tecnicamente ed esteticamente acerbi: sfondi casalinghi, microfoni inesistenti con conseguente audio disturbato, connessioni sovraccariche, piattaforme improvvisate. Ma nel primo lockdown sono stati manna dal cielo e hanno consentito al mercato di non restare del tutto immobile, grazie all’ingegno dei professionisti del settore.

Nei mesi successivi, verso giugno 2020, complici le prime tenui riaperture, si è alzata l’asticella. È stata rispolverata una tipologia di iniziativa da sempre snobbata in Italia: l’evento ibrido.

La riscoperta dell’evento ibrido.

A partire da giugno 2020 e arrivando fino a oggi, tra una zona rossa, arancio, gialla o bianca e l’altra, è sempre stato ammesso lo spostamento motivato da esigenze lavorative. Il che ha consentito ai relatori di un seminario e ai presentatori di una manifestazione di recarsi fisicamente presso la location in cui veniva registrato o trasmesso in streaming l’evento. Tradotto: pubblico a casa e addetti ai lavori in presenza. Un buon compromesso che ha permesso di creare delle iniziative fruibili a tutti, dalla veste professionale, con strumentazione adeguata e dagli ottimi risultati.

Presso il nostro spazio polifunzionale abbiamo allestito un virtual set, una regia con tecnici del settore e ospitato diversi eventi ibridi

La nostra analisi del mercato degli eventi

Se dovessimo elaborare un bilancio dell’ultimo anno, be’, sarebbe in linea con quello dei nostri colleghi. Sicuramente lanciarsi a capofitto nell’organizzazione di eventi digitali, ibridi o virtuali è stata un’esperienza formativa, interessante e dai mille pregi. Gli eventi che abbiamo ospitato da Open Mind hanno raggiunto gli obbiettivi prefissati e i clienti si sono ritenuti pienamente soddisfatti. Crediamo che il mercato degli eventi abbia bisogno di una nuova spinta e questo lo hanno dimostrato anche le numerose manifestazioni avvenute recentemente.

Noi continueremo a ospitare eventi in presenza (quando consentito), virtuali, ibridi, digitali presso la nostra location alternativa come abbiamo fatto fino ad ora. Per favorire la ripartenza, inoltre, abbiamo previsto anche una scontistica dedicata a privati o aziende.

Per saperne di più…

Open Mind Space, marchio di NT-Eventi, propone in Vimercate, a due passi dalla tangenziale Est, una location per eventi alternativa, versatile, dotata di tutta l’attrezzatura necessaria e gestita da un team di professionisti del settore.

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